MICROINFLUENCER ED ENGAGEMENT

Come si diceva nel post precedente, su social media ed influencer, un influencer è qualcuno che ha un’influenza in un campo specifico e che può indirizzare i gusti e le decisioni di altre persone. Non tutti gli influencer sono uguali, lungi dal volerne dare una definizione complessiva in stile treccani, qui vogliamo mostrare come trarre beneficio da una nicchia. Come? coniugando microinfluencer ed engagement.

Inizialmente si configuravano come influencer soprattutto persone famose, celebrità che venivano pagate per promuovere un prodotto. Con l’esplosione dei social network invece, persone “normali” hanno assunto la carica di nuove personalità influenti in determinati ambiti, arrivando ad essere considerati nuovi punti di riferimento della comunicazione per l’influencer marketing. In base al numero di seguaci che le diverse personalità hanno sui social, queste possono definirsi influencer o  micro influencer.

Ovviamente ogni persona esercita un’influenza diversa sugli utenti grazie al suo approccio personale, ma la vera forza di questa comunicazione che passa attraverso i social media è la possibilità di creare rapporti e relazioni più personali con il brand. In questo modo aumenta la fiducia dei clienti nei nostri confronti e si ottiene un maggiore grado coinvolgimento dei nostri fan, aspetti questi, fondamentali per ogni azienda che usa i social network per ampliare la propria rete di contatti e di possibili clienti.

Ma in che maniera è possibile migliorare il grado di engagement?

“The purpose of a business is to create and keep a customer” Peter Drucker.

 

L’engagement è l’esperienza di un brand, prodotto, servizio e la percezione che ne deriva. Ci sono molte condizioni per cui la customer experience varia, ma è importante considerare come il servizio che noi offriamo non è una serie di interazioni che eventualmente portano l’utente a brontolare. Sforziamoci di comprendere che l’obiettivo è creare relazioni di fiducia che durano nel tempo! Se non sei d’accordo, chiudi la pagina o cambia sito.

Cosa fa un microinfluencer?

Lo studio e l’analisi dei dati in merito alla comunicazione sui social, mostrano che un micro-influencer, cioè una personalità con un numero di follower relativamente basso, è capace di generare un forte engagement, mentre per gli influencer il cui numero di fan raggiunge numeri più elevati, questo valore può abbassarsi di molto. Quindi, nonostante i micro influencer abbiano un numero di follower e quindi un’audience più limitata, il loro tasso di coinvolgimento è maggiore. Com’è possibile?

Questo accade perché solitamente questi micro-influencer hanno un pubblico più affezionato (fedele) e coinvolto che tende a fidarsi e a dare molto peso alle parole, alle proposte e alle opinioni del personaggio. Si tratta infatti di individui ritenuti esperti o altamente preparati in un determinato campo, e i cui giudizi e consigli sono considerati autentici e di valore. Questo porta i follower a fidarsi dell’opinione di questa persona seguendola in maniera più appassionata e attiva, e generando così un maggiore livello di engagement. Sono anche figure più “vicine”, considerate pari. Questo status innesca una legge, un meccanismo ben conosciuto nella psicologia sociale, che si chiama validazione sociale.

Come coinvolgere i microinfluencer?

Potrebbe rivelarsi una buona strategia quella di scegliere di collaborare con più micro-influencer piuttosto che con un solo “grande” influencer. Questo richiederà più tempo e più energia, ma potrebbe portare a migliori risultati. Qualunque sia la vostra scelta, è necessario concentrarsi su influencer i cui interessi appartengano allo stesso campo del vostro prodotto o servizio, in modo che vengano evidenziati dei punti di connessione, cosicché quei contenuti (mai sentito parlare di storytelling?) che lui pubblicherà per voi, possano risultare più autentici e sinceri, e quindi, degni di ascolto. Ovviamente, è importante poter creare una relazione con gli influecer che sia in grado di dare valore a entrambe le parti, e questo risulterà sicuramente più facile nel caso dei micro-influencer. Prova quindi a cercare di capire come tu e il tuo prodotto possiate essere interessanti e positivi per l’influencer prima di contattarlo, e fai leva su questi aspetti per raggiungere il tuo scopo. Se hai dubbi, scarica la guida

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Il cliente? è l’influencer più importante

Apro una piccola parentesi: l’influencer marketing non è un’alternativa all’esperienza dei clienti. Vero è che qualche volta, crisis management vuole, che qualche cliente chieda un intervento d’urgenza. Ma in questo caso si tratterà di un palliativo. Prevenzione e cura sono un’adeguata analisi della customer experience e, da lì, partire per nuove strategie marketing, di cui l’influencer marketing è una componente. Quindi è bene ricordare che anche le relazioni che tenete coi clienti devono essere sempre curate; chiedete a chi ha acquistato un vostro prodotto e ne è rimasto soddisfatto, di lasciare un parere e una recensione. Banale? sì, quanto efficace. Questo sarà sicuramente un punto a vostro favore quando un altro cliente si troverà a dover scegliere tra voi e altri operatori dello stesso servizio. E ancora, ingaggiate influencer che promuovano il vostro brand, ma non lasciate che siano gli altri a fare tutto il lavoro per voi o al posto vostro! Siate attenti e attivi, non solo per quanto riguarda i numeri, ma soprattutto per quanto riguarda le interazioni, ad es. sui social. Un pubblico che si sente apprezzato sarà più propenso ad “affezionarsi” a voi e a parlare di voi in maniera positiva con tutti.

Cosa aspettarsi da un influencer?

Ogni tipo di comunicazione deve rispettare determinati criteri, e deve essere chiara e rispettosa. Inoltre, il tone of voice che scegliete per dirigervi al vostro pubblico racconta di voi molto più di quanto crediate: formale o informale, il vostro approccio dovrebbe essere amichevole e aperto con chiunque, indipendentemente dal numero di follower che ha. Enfasi va posta sulla coerenza fra influencer, prodotto/expertise e filosofia della vostra organizzazione.

Il mio consiglio per valutare un influencer? Partite sempre dai contenuti che LUI produce e sceglietelo.. anzitutto se vi piace quello che fa! 

Come nella scelta degli influencer, infatti, anche la qualità dei follower è più importante del loro numero, e anche in questo caso è infatti preferibile una comunità più piccola ma composta da persone interessate e pronte a prestare veramente attenzione, piuttosto che una comunità di seguaci molto numerosa ma non interessata. Meglio sarà per te avere una comunità fatta di persone reali e realmente partecipi con le quali poter instaurare un vero rapporto, piuttosto che una schiera di finti affezionati.

Aumentare l’engagement

Per ottenere migliore engagement inoltre, è bene considerare l’interessamento dei nostri follower; prima di postare qualcosa sui social cerchiamo di capire quali sono i contenuti che vengono apprezzati di più e per quale motivo; con quale genere di post è più facile ottenere una reazione? Con quali contenuti è più probabile ottenere una risposta o dell’apprezzamento? E quali possono diventare virali? Cerca di capire cosa apprezzano i tuoi follower e ricorda che, di solito, contenuti di qualità sono più apprezzati di contenuti mediocri. Anzi, i contenuti mediocri sono da evitare come la peste, a mio avviso. Da oltre 10 anni mi occupo di media digitali per i marketing e le vendite. Ho fatto una quantità di esperimenti con i contenuti user generated (UGC): se l’idea è affascinante, la pratica è talvolta penosa. Davvero molto difficile integrare qualità e UGC. Su questo dovremmo aprire un dibattito.. se proprio volete, commenti a piè pagina. Ad ogni modo i social permettono, con un po’ di tatto ed abilità, di evitare le trappole della mediocrità stile “foto turisti tripadvisor”. 

Da dove prendere i contenuti per generare engagement? Coinvolgete influencer che raccontano storie vere, mettendoci arte e amore. Ma valorizzate anche quel che di buona arriva (gratis) dai vostri clienti e la loro storia.

Quali storie? Giusto qualche spunto, che andra affinato con la pratica: mostrate le vostre capacità e i vostri traguardi, raccontate di voi, della vostra azienda e dei vostri valori, condividendo e ri-postando quello che vi piace, anche e soprattutto quando qualcosa di interessante arriva dai vostri follower.

Ottimizzare le performance

Per capire come muovervi potete prestare attenzione ai dati dalle analisi sull’andamento dei vostri contenuti; possono essere molto utili per creare post migliori e per ottenere più attenzione e più interazioni dal vostro pubblico. Ecco come fare:

 

  •   Controlla quali sono i post che sono stati più apprezzati e che hanno creato maggiore engagement, e cerca di capire quali punti di forza o argomenti hanno in comune; sicuramente sono quelli su cui puntare per migliorarsi. Allo stesso modo, monitora quelli che sono andati peggio e cerca di capire cosa hanno in comune questi post meno apprezzati per evitare di ripetere gli stessi errori.
  •    Prova  a postare sui social in differenti momenti della settimana e del giorno per capire quando i tuoi utenti sono più presenti e interessati a quello che condividi, in questo modo potrai regolarti sulle tempistiche dei prossimi contenuti.
  •  Gli hashtag possono aiutarti molto a guadagnare visibilità sui social, ma è importante usare quelli giusti. Fai una ricerca per capire quali sono i migliori che puoi usare e i più usati dalla tua audience, utilizzando una combinazione di hashtag generali e hashtag più specifici.

 

Ma non si tratta solo di contenuto, se vuoi davvero risultare visibile sui social, ricordati che le informazioni si muovono molto rapidamente rispondendo a precise regole e tempistiche e che, per emergere, i tuoi post devono fare lo stesso. Inoltre, tieni presente che ogni social ha momenti di maggiore e minore utilizzo e attività, quindi, se vuoi davvero ottenere il miglior risultato possibile, considera anche quando postare su ogni social in base al loro uso cercando di capire quando i tuoi utenti (o gli utenti in generale) sono più attivi su quella determinata piattaforma.

Riassumendo quindi, costruire relazioni di fiducia durature coi propri clienti e consumatori è un fattore chiave per la creazione di un’immagine aziendale positiva e dinamica.

Se mastichi l’inglese e desideri approfondire:

6 consigli pratici per essere tu un influencer

  •         Innanzitutto è importante che la tua azienda si presenti come un’autorità nel suo settore, perché possa ottenere attenzione ed essere considerata una voce degna di essere ascoltata.
  •        Nella comunicazione e nell’immagine della tua azienda, rispetta i suoi valori e chiediti se quello che stai postando ha un significato e possa essere apprezzato dai tuoi follower, o se possa essere considerato interessante. Fornire ai tuoi seguaci contenuti di qualità, emozionanti o dai quali possano apprendere qualcosa, è sicuramente un’ottima strategia di comunicazione, dalla quale l’immagine della tua azienda trarrà grande beneficio.
  •         Rispetta sempre stile e tone of voice scelto per le tue comunicazioni, senza fare differenza tra i follower e rispondendo sempre in maniera rispettosa e amichevole, anche ai commenti negativi.
  •         Segui e partecipa alle conversazioni più attuali (trending topics), aumentando il tuo reach e costruendoti un profilo forte, capace di attrarre nuovi utenti.
  •         Condividi contenuti di valore e dai ai tuoi follower dei motivi validi per seguirti, in questo modo saranno più propensi a interagire con te mediante like, commenti, repost, hashtag e sharing.
  •         Infine, interagisci con i follower (retweet, like, share, commenti) e rispondi alle loro domande e ai loro feed, creando una presenza attiva sui social. Mostra entusiasmo e attenzione per i tuoi clienti e per tutti gli utenti che ti seguono. Questo ti permetterà di creare un forte senso di comunità coi tuoi follower che si ripercuoterà sulla costruzione di relazioni durature e basate su rapporti più di fiducia.

 

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